Un uomo mi avvicina. E' grosso di corporatura ed ha i capelli brizzolati. Poco prima l'avevo visto accanto alle apparecchiature e so che è un membro dell'equipaggio, probabilmente un macchinista.
Lo informo della situazione e gli dico che non deve fare uscire le donne dal laboratorio per nessuna ragione. Io non posso fermarmi lì perchè devo continuare la caccia.
E' un uomo affidabile ed ho fiducia che farà buona guardia. Lui non parla, ma con la testa mi fa segno di aver ben capito mentre si avvia verso la vetrata. Noto allora che il suo braccio destro è storpio e più corto dell'altro, segno che si è già scontrato con gli alieni e ne ha riportato quel danno. Ciò lo rende maggiormente idoneo a quel compito perchè, sopravvissuto ad un primo attacco, sa bene come fare a difendersi e certamente è ben agguerrito ed aha voglia di fargliela
pagare.
Vado verso le apparecchiature dove nel frattempo sono arrivati altri tre marinai che vedo indaffarati a cercare di capire come farle funzionare ora che il personale addetto è stato messo fuori gioco.
Sono cauta perchè mi rendo conto che a questo punto è diventato difficile distinguere chi è ancora se stesso da chi è stato preso dagli alieni. Decido pertanto di non svelare le mie reali intenzioni e, per non destare sospetti, mi comporto come se tutto fosse normale. Scambiamo due parole sui loro progressi in quella postazione e, senza lasciargli il tempo di farmi domande, mi congedo con la scusa che devo andare a rapporto.
Lo informo della situazione e gli dico che non deve fare uscire le donne dal laboratorio per nessuna ragione. Io non posso fermarmi lì perchè devo continuare la caccia.
E' un uomo affidabile ed ho fiducia che farà buona guardia. Lui non parla, ma con la testa mi fa segno di aver ben capito mentre si avvia verso la vetrata. Noto allora che il suo braccio destro è storpio e più corto dell'altro, segno che si è già scontrato con gli alieni e ne ha riportato quel danno. Ciò lo rende maggiormente idoneo a quel compito perchè, sopravvissuto ad un primo attacco, sa bene come fare a difendersi e certamente è ben agguerrito ed aha voglia di fargliela
pagare.
Vado verso le apparecchiature dove nel frattempo sono arrivati altri tre marinai che vedo indaffarati a cercare di capire come farle funzionare ora che il personale addetto è stato messo fuori gioco.
Sono cauta perchè mi rendo conto che a questo punto è diventato difficile distinguere chi è ancora se stesso da chi è stato preso dagli alieni. Decido pertanto di non svelare le mie reali intenzioni e, per non destare sospetti, mi comporto come se tutto fosse normale. Scambiamo due parole sui loro progressi in quella postazione e, senza lasciargli il tempo di farmi domande, mi congedo con la scusa che devo andare a rapporto.
Con un'attività onirica di tale portata, al tuo posto, cercherei di farmi pubblicare tutti i sogni...
RispondiEliminaCiao Marie-Jeanne:)
Lara
In effetti degli amici me l'hanno suggerito visto che li trascrivo tutti e mi ritrovo ora con un bel numero di quaderni pieni, ma non e'cosa facile!
EliminaCiao ebuon fine settimana!
ciao mi associo al commento di Lara
RispondiEliminabuona domanica
Grazie e buona settimana a te! :-)
EliminaNon si può dire che manchi la fantasia
RispondiEliminaIo non la chiamo fantasia, ma, comunque la si chiami, e' un peccato che si manifesti solo mentre dormo!
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