venerdì 2 dicembre 2011

Jesus Christ Superstar e gli anni 70

In visita presso la Casa Editrice Campanotto di Udine, mentre giravo per il magazzino, mi è balzato all'occhio un libro che in qualche modo porta con sè qualcosa della mia adolescenza.
Il titolo: Jesus Christ Superstar di Tim Rice, e contiene la trascrizione integrale dei testi poetici del musical, con a fronte la traduzione in italiano.
Considerata una delle migliori e senz'altro la più famosa tra le opere rock di tutti i tempi, il film uscì sul grande schermo nel 1973, sulla scia del successo dell'omonimo musical.

Istintivamente ho aperto il libro ed ho cominciato a canticchiare seguendo i testi. Che bello, per un momento sono tornata ad essere la ragazzina di tanti anni fa, quell'essere spensierato che non avvertiva ancora il peso della vita sulle spalle!

Jesus Christ Superstar - Ted Neeley
Chi ha vissuto quel tempo e come me amava il pop ed il rock, sa probabilmente di cosa parlo. Per gli altri posso solo dire che oggi hanno tanta tecnologia a disposizione, ma si sono persi un bel periodo in cui ai giovani era ancora permesso sognare di un mondo migliore. Che poi, a ben pensarci in retrospettiva, quel mondo non era poi così male, anzi credo che vi era molta più gioia di adesso.
C'erano i movimenti degli hippies e dei figli dei fiori, c'era tanta buona musica in giro e soprattutto eravamo tutti consapevoli di avere un futuro. Nessun dubbio al riguardo!
Le cose però non sono proprio andate così bene come si pensava (almeno per molti). Forse abbiamo sprecato le occasioni non sapendo come sfruttare al meglio le potenzialità che il periodo storico ci metteva a disposizione e la grande macina del consumismo ci ha incastrati tutti, compresi gli hippies che a 30 anni si sono tagliati i capelli e, indossata giacca e cravatta, sono diventati yuppies!

Restano i ricordi, non da vivere come una zavorra che ci ancori al passato, ma da prendere come spunto per trovare lo slancio verso il futuro sognato, perchè è vero che stiamo attraversando un'epoca grigia, ma proprio per questo possiamo ritrovare la nostra energia solo nei sogni.
E' così che un piccolo libro diventa il veicolo per fare questo viaggio e credo sia inutile dire che ora è a casa mia, qui accanto sulla mia scrivania dove posso sfogliarlo quando sento il bisogno di una breve pausa dalla quotidianità.

Se anche a voi piace l'idea di possedere questo frammento della storia del rock e degli anni 70, lasciatemi un commento o mandatemi un'e-mail.

1 commento:

  1. E' uno dei musical che preferisco, anche per ragioni affettive: lo vidi al cinema che ero piccolina, ci ho capito poco ma le musiche mi erano davvero rimaste impresse: più tardi l'ho rivisto infinite volte, ho comprato il disco e per me rimane un capolavoro...e poi che nostalgia!!!

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