Questa pianta aromatica originaria dell'area del Mediterraneo è davvero poco esigente e di facile
coltivazione. L'unica cosa di cui necessita è un posto soleggiato in giardino, poca acqua, un po' di concime per una migliore fioritura e la protezione delle radici negli inverni più rigidi.
Ho letto in vari siti che la santolina chamaecyparissus si può coltivare anche in vaso, ma essendo una pianta perenne che arriva anche a 1 metro di altezza penso che in un vaso sia un po' sacrificata.
A parte le tecniche colturali di cui c'è abbondanza di informazione in rete, quello che mi interessa di questa pianta sono le sue proprietà officinali.
Ho scoperto la santolina chamaecyparissus per caso qualche primavera fa mentre acquistavo le solite piantine di basilico, salvia, rosmarino etc., per il giardino di casa, il primo giardino della mia vita. Il colore argenteo delle foglioline di quella pianta ha attirato la mia attenzione e trovandosi in mezzo alle aromatiche ne ho dedotto che doveva anche questa emanare un odore. Infatti il profumo di quella piantina a me sconosciuta mi ha portato alla memoria il ricordo di antiche fragranze domestiche, l'odore fresco della biancheria della nonna ed è stato amore a prima vista!
In seguito ho cercato informazioni sui suoi impieghi e mi ha stupito il fatto che molti testi sulle piante aromatiche e officinali passano dal sambuco alla santoreggia, saltando la santolina. Fatto strano se si considera che in Italia è un ingrediente di molti piatti della cucina tradizionale e che da tempi remoti la pianta essiccata è stata utilizzata per profumare l'aria.
Ho fatto qualche ricerca ed ho scoperto delle cose interessanti.
La santolina ha proprietà antisettiche, antibiotiche, disintossicanti e sedative.
Si usano i semi e le sommità fiorite per preparare infusi e decotti benefici in caso di problemi digestivi e di coliche in quanto facilita il funzionamento dell'apparato gastrointestinale, depura le reni ed ha azione antispasmodica.
E' antelmintica quindi utile per combattere i parassiti intestinali mentre per la sua azione antisettica va bene per disinfettare le ferite e le punture di insetti su cui ha anche un'azione antipruriginosa.
Un altro impiego importante della santolina chamaecyparissus è quale sedativo nei casi di ansia,
insonnia e anche depressione.
L'olio essenziale ricavato dai fiori della santolina viene applicato sulla pelle per alleviare i sintomi di natura nervosa.
Per un effetto calmante sono da provare alcune gocce dell'olio essenziale nel diffusore di essenze.
Davvero una pianta benefica, tuttavia esistono delle raccomandazioni riguardo al suo uso interno per cui, prima di iniziare ad assumerla è necessario il parere di un esperto.
Personalmente utilizzo la santolina per combattere la presenza in casa di insetti. I rametti nella biancheria, oltre a profumare, allontanano le tarme e l'olio essenziale nel diffusore non è gradito dalle zanzare ed da altri insetti.
Ma soprattutto per me la miglior scoperta è il fatto che allontana i fatidici pesciolini d'argento (Lepisma saccharina) che ogni tanto trovo tra i miei libri. Ne sto sperimentando l'effetto mettendo delle foglie essiccate tra le pagine dei libri e, se anche voi avete libri, cartoline e/o francobolli a rischio, vi consiglio di provare.
coltivazione. L'unica cosa di cui necessita è un posto soleggiato in giardino, poca acqua, un po' di concime per una migliore fioritura e la protezione delle radici negli inverni più rigidi.
Ho letto in vari siti che la santolina chamaecyparissus si può coltivare anche in vaso, ma essendo una pianta perenne che arriva anche a 1 metro di altezza penso che in un vaso sia un po' sacrificata.
A parte le tecniche colturali di cui c'è abbondanza di informazione in rete, quello che mi interessa di questa pianta sono le sue proprietà officinali.
Ho scoperto la santolina chamaecyparissus per caso qualche primavera fa mentre acquistavo le solite piantine di basilico, salvia, rosmarino etc., per il giardino di casa, il primo giardino della mia vita. Il colore argenteo delle foglioline di quella pianta ha attirato la mia attenzione e trovandosi in mezzo alle aromatiche ne ho dedotto che doveva anche questa emanare un odore. Infatti il profumo di quella piantina a me sconosciuta mi ha portato alla memoria il ricordo di antiche fragranze domestiche, l'odore fresco della biancheria della nonna ed è stato amore a prima vista!
In seguito ho cercato informazioni sui suoi impieghi e mi ha stupito il fatto che molti testi sulle piante aromatiche e officinali passano dal sambuco alla santoreggia, saltando la santolina. Fatto strano se si considera che in Italia è un ingrediente di molti piatti della cucina tradizionale e che da tempi remoti la pianta essiccata è stata utilizzata per profumare l'aria.
Ho fatto qualche ricerca ed ho scoperto delle cose interessanti.
La santolina ha proprietà antisettiche, antibiotiche, disintossicanti e sedative.
Si usano i semi e le sommità fiorite per preparare infusi e decotti benefici in caso di problemi digestivi e di coliche in quanto facilita il funzionamento dell'apparato gastrointestinale, depura le reni ed ha azione antispasmodica.
E' antelmintica quindi utile per combattere i parassiti intestinali mentre per la sua azione antisettica va bene per disinfettare le ferite e le punture di insetti su cui ha anche un'azione antipruriginosa.
Un altro impiego importante della santolina chamaecyparissus è quale sedativo nei casi di ansia,
insonnia e anche depressione.
L'olio essenziale ricavato dai fiori della santolina viene applicato sulla pelle per alleviare i sintomi di natura nervosa.
Per un effetto calmante sono da provare alcune gocce dell'olio essenziale nel diffusore di essenze.
Davvero una pianta benefica, tuttavia esistono delle raccomandazioni riguardo al suo uso interno per cui, prima di iniziare ad assumerla è necessario il parere di un esperto.
Personalmente utilizzo la santolina per combattere la presenza in casa di insetti. I rametti nella biancheria, oltre a profumare, allontanano le tarme e l'olio essenziale nel diffusore non è gradito dalle zanzare ed da altri insetti.
Ma soprattutto per me la miglior scoperta è il fatto che allontana i fatidici pesciolini d'argento (Lepisma saccharina) che ogni tanto trovo tra i miei libri. Ne sto sperimentando l'effetto mettendo delle foglie essiccate tra le pagine dei libri e, se anche voi avete libri, cartoline e/o francobolli a rischio, vi consiglio di provare.
ciao, anch'io ho i pesciolini d'argento e non conoscevo questo rimedio naturale.
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